Le Chiese

Partendo da Scalea e percorrendo la statale lungo la valle del Lao, al km 13 si incontra l'area del MERCURIO, con questo termine si definisce una collinetta a strapiombo sul Lao. Risalendola a piedi il viaggiatore ha subito modo di notare le mura che circondano il Mercurio, molto rudimentali. La cittadina, probabile rifugio degli abitanti rivieraschi intorno al mille, era chiaramente a più strati con in alto il castello; vera roccaforte sul promontorio roccioso se ne perdono le tracce intorno al 1500. Rimane intatta la chiesetta, anche se ha subito vari e maldestri rifacimenti. Vi si venera l'immagine della Madonna del Mercurio molto antica, solenne e severa; è la classica rappresentazione della Madonna con Bambino in trono, è in terracotta, gli occhi di vetro le furono aggiunti nel ‘600. La chiesa presenta vari strati di intonaci, su uno degli strati abbiamo delle tracce di affresco. Nella scritta sulla sinistra si attesta che la chiesa apparteneva alla diocesi di Tempsa. Le capriate sono state rifatte da poco da artigiani locali, che hanno ripresentato lo stile della chiesa di San Fantino. La cappella è costruita nel luogo classico della spiritualità orientale, in mezzo alla natura, poco distante dalla città fortificata. Il monaco viveva un rapporto privilegiato con il creato e nel creato: con alcuni elementi tipici come il bosco, il fiume ed, in questo caso, l'immensità del mare, la bellezza dei colori delle albe e dei tramonti, la bellezza di Dio. Continuando per Km 3,5 si giunge a ORSOMARSO (m. 120). Situato ai piedi del roccioso timpone Simara, è ricordato dal XIII secolo con il nome di Ursomarcius, feudatario del tempo. Immerso in una delle aree più belle del parco del Pollino, suscita un vero interesse per le bellezze del paesaggio, soprattutto lungo l'Argentino. Nella parte centrale del paese è la parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista. Sorta sui resti di due cappella medioevali, se ne intravede la presenza nella sagrestia e nel campanile. E' stata totalmente rifatta nel 1700. All'interno si trovano molte opere di pregevole fattura artistica: due tele con santi incoronati da angeli del ‘600 e numerose altre tele del ‘600 e del ‘700 tra le quali Madonna in trono tra angeli e santi, Cristo in trono tra i santi Giovanni e Pietro, Battesimo di Gesù, San Vincenzo Ferreri e devoti. Ha inoltre otto splendidi altari in marmo policromo del XVIII secolo; importanti sono l'organo e il coro ligneo. Nel soffitto del presbiterio vi sono quattro affreschi: Natività, Adorazione dei magi, predicazione e decollazione del Battista. Molto interessati le acquasantiere e il fonte battesimale. Nella sagrestia si conserva una pergamena del 1575 e su una parete di un ambiente attiguo affreschi della prima metà del XV secolo: Madonna del soccorso, Santo Martire, Maddalena e due angeli reggicortina. Nella parte alta del paese è la chiesa del SS. Salvatore. Nel coro vi sono una tela raffigurante la Trasfigurazione, delle tele del ‘700 napoletano con San Gennaro, San Biagio, San Gregorio Magno, San Tommaso Apostolo, e numerose altre, tra cui notevoli un San Francesco d'Assisi e un Gesù percosso. Nel soffitto dell'abside si ammira la Sacra famiglia, in un altare della navata Santa Filomena (statua lignea del XVIII secolo); il pavimento del presbiterio è di maiolica colorata. Sulla parete dell'ambiente attiguo si ha un affresco del ‘600 raffigurante San Michele Arcangelo e Santi. In sagrestia vi sono un piatto di rame di arte norimberghese del XV secolo con rilievo di San Giorgio e la dama, un ostensorio d'argento del XVIII secolo, una Croce processionale d'argento del 1698 e frammenti di un portale romanico in pietra.

 

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